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Un giardino estivo più verde grazie all’acqua di condensa

Un giardino estivo più verde grazie all’acqua di condensa

I condizionatori e i boiler dotati di pompe scarico condensa spesso rilasciano grandi quantità di acqua. Uno dei modi per ridurre il consumo idrico è raccogliere l’acqua di condensa per poi riutilizzarla per molti altri scopi, quali il giardinaggio.

È stato calcolato che ogni condizionatore posizionato all’interno di un’abitazione è in grado di produrre fino a 150 litri di condensa al giorno. La medesima quantità può essere giornalmente prodotta anche da un boiler. Le pompe scarico condensa come la Si-30 o la Si-82 di Sauermann sono in grado di gestire e di eliminare queste grandi quantità di acqua prodotta, indirizzandola verso le linee di scarico o all’interno di serbatoi per la raccolta.

Il pH medio normale dell’acqua è pari a 7.0. Un livello di pH inferiore a 7 viene considerato acido, mentre uno superiore viene considerato basico o alcalino. Anche una piccola differenza di pH può comportare grandi cambiamenti nell’utilizzo dell’acqua. Ad esempio, un pH di 6.0 è 10 volte più acido rispetto ad un pH 7.0 ed è 100 volte più acido di un pH di 8.0. La condensa prodotta dai sistemi di aria condizionata è paragonabile all’acqua piovana, con un pH che si aggira attorno a 7, perfetto quindi per innaffiare le piante. Al contrario, la condensa prodotta dai boiler è molto più acida, con un pH prossimo a 3.0. In questo caso, per potersi servire di questa particolare acqua, sarà necessario utilizzare un antiacido in modo da renderla più alcalina.

Questi diversi tipi di condensa possono rivelarsi davvero utili per le tue piante: le felci, le iris, le camelie, le orchidee, molti altri fiori, le piante sempreverdi, le verdure, ecc. crescono infatti in maniera molto rigogliosa in ambienti acidi.

Le agenzie di regolamentazione – come l’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente (E.P.A.) negli Stati Uniti – impongono standard molto rigidi ai produttori di sistemi di condizionamento dell’aria e di boiler. I produttori infatti sono obbligati a certificare che la condensa prodotta dai loro sistemi sia addirittura più pulita rispetto all’acqua pubblica che quotidianamente consumiamo e utilizziamo.

Perché allora sprecare così tanta acqua di condensa prodotta durante i mesi estivi quando la si può utilizzare per innaffiare le piante, evitando anche eventuali multe per lo spreco idrico causato dei sistemi di irrigazione?

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